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martedì 16 luglio 2013

Le identità nascoste



Il titolo la dice lunga ma mi rendo conto che codesta frase: “le identità nascoste” possa nascondere, perdonatemi il gioco di parole, decine di significati chiari o presunti, quindi con il seguente sottotitolo spero di rendere più chiaro il mio intento:
Le identità nascoste: nascoste per pura responsabilità di costui che trincerandosi dietro a troppe cazzate non sa più quale sia l’identità vera ma soprattutto non sa più quale versione ha dato alle diverse persone alle quali ha raccontato la “sua” verità.


Non è ancora chiaro? Ora cercherò di far scemare le nebulose coltrine dei miei discorsi tentando di essere più lineare possibile.
L’avvento di internet, e lo sbocciare con esso di social network tra i più disparati, ha fatto si che ogni persona possa mantenere contatti con amici o familiari anche quando essi distano migliaia di chilometri (così com’anche avvertire l’amica che siamo sotto casa sua), ma al contempo ha aperto le porte di un mondo, che all’apparenza sembra semplice e senza rischi, ideale senza distinzioni per ogni genere di persona o personaggio.
I social nascono proprio con l’intento di far trovare persone che per ragioni logistiche, lavorative o personali,  non hanno la possibilità di stare in contatto continuo, facebook nell’idea del suo ideatore, ad esempio, doveva solo radunare un gruppetto di studenti di uno stesso collage.
Come è noto dalla loro comparsa ad oggi i social si sono evoluti in maniera strabiliante offrendo infine un infinità di servizi, giochi, possibilità di contatto tra i diversi utenti.
E come è noto non tutti giocano pulito.
Il problema potrebbe non sussistere ma la cronaca ci ha abituati ad episodi sconcertanti nati da conflitti o semplice stupidà proprio in banalissimi e comuni siti internet e social network.
E’ indubbio il potere di quest’ultimi, sono a decine le persone che si sono conosciute, incontrate, ritrovate, innamorate, sposate, lasciate e così via grazie a questi spregiudicati luoghi fantastici.
Ho sentito decine di persone trincerarsi dietro scuse astruse e poco comprensibili al mio chiedere schietto dove nasce in loro il bisogno di dipingersi per ciò che non sono nella vita “vera”, molti alzano le spalle e abbozzano farfuglianti discorsi senza capo né coda.
Ciò che ho capito è che sono moltissime le persone che dipingono ad arte la propria personalità con la speranza di rendersi più interessanti, più belli, più intriganti. Ma questi castelli reggono all’usura del tempo?
Perché sapete quante volte mi è successo di sgamare ( perdonate la mia romanità latente) personcine apparentemente verissime e squisite che nascondevano non un fantasma nell’armadio ma un vero e proprio cimitero di bugie e finzioni e tutto con un bel sorrisone effetto botox.
Insomma nessuno vieta a chicchesia di indorare la pillola se proprio si è così stufi, vergognosi e bisognosi di rendersi migliori agli occhi altrui ma da qui a reinventarsi completamente ce ne corre.
La nostra società ci impone dei modelli talvolta irraggiungibili per i comuni mortali e per tutti coloro non dispongano di un budget illimitato e questo è indubbio e capisco anche che alcuni sapendo di non poter raggiungere quegli ideali nella vita vera sognino di trasformarsi dalla mattina alla sera in aitanti cavalieri e fascinose donzelle, ma questo sottolinea ancor più quanto il bombardamento dei media abbia annichilito la volontà e reso tutti piccole e inquadrate marionette senza personalità che cercano con ogni mezzo di essere apprezzati ed invidiati da chi incontrano nella loro strada. Farlo dietro uno schermo è più semplice, lo capirebbe anche un babbuino, ma vorrei davvero che queste persone mi spiegassero cosa gli torna indietro, cosa ottengono comportandosi così.
Questi soggetti pensano alle possibili conseguenze che i loro comportamenti producono sugli altri? Direi proprio di no, ma dovrebbero.
Sarebbe essenziale un rapido, seppur profondo, esame di coscienza.
Le persone che vengono a contatto con bugiardi indifferenti alla sensibilità altrui spesso soffrono irrimediabilmente a causa di quelle che sembrano piccole menzogne senza troppo peso. Anche perché capita sempre più sovente che i falsi cavalieri e donzelle di cui sopra, a lungo andare, in conseguenza della sbadataggine e del voler rincarare la dose, diano di se versioni diverse con la stessa facilità con cui si cambiano le mutande al mattino.
E così ci si ritrova a parlare con uno che il giorno prima faceva il farmacista ed il giorno dopo fa l’ingegnere nucleare, lavora in una centrale alla Homer Simpson ma è situata proprio a due passi dal centro di Milano…Certo perché i geni della cazzata facile su internet mica lo sanno che in Italia non ci sono centrali attive!
Come capita di pensare di disquisire con 30enni prodighe e con una bella laurea appesa al muro, convinti di cotanta cultura uno si inerpica in discorsi di alto spessore e le convinzioni crollano quando la dotta personcina spasima e brancola nel buio perché ha 15 anni in meno di quanto ha detto e non sa neppure di cosa le stai parlando…
A volte invece entrano in gioco i sentimenti e se con bugie e stupidaggini, inizialmente buttate li per rendersi più interessanti, si fa capitolare qualcuno, poi c’è da prendersi la responsabilità di un anima ferita, di un cuore infranto e ovviamente questo non viene compreso da chi gioca senza capire che a volte il gioco finisce in ben altro.
Di esempi così ce ne sono a iosa.. mi son capitate persone che si sono inventate di tutto, lavori di ogni sorta, figli a carico, fidanzati o mogli gelose e dispotiche ma il peggio sono gli idioti che si inventano malattie di cui mio malgrado io conosco bene le conseguenze e che loro, per immensa fortuna, non sanno neppure come son fatte. Le corde che vengono toccate a volte vibrano con maggiore profondità e sono questi i casi in cui i mentitori incalliti non si accorgono che stanno ferendo irrimediabilmente chi gli sta davanti, è indifferente se c’è uno schermo che divide.
Il mio intento è proprio questo..magari qualcuno leggendo queste mie considerazioni capirà che le persone hanno sentimenti e non vederle materialmente non le spoglia di questa particolarità propria di ogni essere vivente.

rEB.

9 commenti:

  1. Bell' articolo, che tocca una problematica molto più diffusa di quanto si pensi. Dico "problematica" perché dal mio punto di vista, magari sbagliato eh, i social servono a ben poco, e infatti mi sono sempre guardato bene dal segnarmici. Cioè per carità, per alcune cose possono anche essere utili, ma c è gente che ne fa un uso tossico e talvolta malsano, e allora sempre meglio il contatto diretto. Tralascio poi i rimorchioni che.. sono di una tristezza infinita, sia loro che cercano sia chi si fa trovare, perché le cose si fanno sempre in due eh. Ciò detto, e concludo, il fatto di porsi in questi ambiti come ciò che non si è credo sia inevitabile conseguenza dei tempidi confusione in cui viviamo, dove il singolo è sempre più lasciato a se stesso e, quindi, questo ha cambiato il rapporto con gli altri ;) un saluto a te reb, e viva la romanità :D

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    1. Grazie Maurizio, i tuoi interventi mi fanno sempre immenso piacere. Purtroppo come avrai notato tendo a proporre argomenti che possono ben diventare, o almeno nella mia idea lo sono, punti di partenza per disquisire argomenti che toccano perlopiù il sociale. Vedere che vengono apprezzati mi riempe di gioia.
      Concordo con te la problematica è sotto considerata, il mio voleva essere un momento di riflessione ma son sicura che chi dovrebbe cogliere difficilmente lo farà =)

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    2. Ciao Reb :) si, diciamo che l'aspettativa di chi scrive qualcosa con riferimenti chiari come i tuoi, "dedicata" insomma a qualcuno nemmeno tanto tra le righe, sarebbe che quelle parole, quel messaggio, arrivino dove vorremmo, a chi vorremmo. Purtroppo però, per mille diversi motivi questo accade molto raramente, ma non per questo le parole spese sono meno importanti: non arriveranno magari proprio a chi volevi tu, ma ci sarà comunque qualcuno che le leggerà, che si avvicinerà a capirle e a capire te molto più di chi non avrà mai modo o interesse di farlo.. e allora penso che tu debba essere comunque contenta di questo e non smettere perciò di condividere i tuoi pensieri con gli altri, perché qualcuno cui farà sempre piacere leggerli, da quelli più soft a quelli magari fortemente impegnati e impegnativi come questo, ci sarà sempre, stanne certa :) insomma, sono convinto che non tutti sono destinati a capirsi e a capirci, semplicemente perché il mondo è fatto di caratteri e persone più o meno affini tra loro, e non puoi certo pretendere, chessò, che uno con poca sensibilità comprenda una persona profonda come te, o viceversa. Ma stai certa che questo non significa che sei sbagliata tu, anzi.. devi solo cercare, nel marasma e nel piattume generale, le persone giuste per te, delle quali circondarti ;) buona giornata, anche a guenda eh ^^

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    3. Buona sera Maurizio,innanzitutto ti ringrazio moltissimo per le tue parole. Confrontarsi con persone come te è sempre un privilegio. La tua è stata un osservazione giustissima devo dire..capirsi e farsi capire...quanta difficoltà contengono queste due parole.
      Io vado avanti per la mia strada, spaziando come faccio nella mia vita su ogni argomento catturi la mia attenzione, figurati che qui mi son cimentata anche in un racconto erotico che ha sicuramente fatto alzare un sopracciglio ai benpensanti. Ma io sono così..adoro passare da ogni sfumatura di questo viaggio meraviglioso e a volte turbolento che è la vita =)

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    4. E sicuramente fai bene ad essere sempre pienamente te stessa ;) Tu, come poi tutti quanti quelli che non conformano la propria identità alla massa nè nascondono la loro unicità ;) Ah, sul "privilegio"... forse lì esageri un pò, ma mi fa piacere pensare che nasca un bel confronto dai commenti che ci lasciamo, è una cosa che da anche poi "senso" al tutto no? perchè si scrive per comunicare qualcosa, e non c'è nulla di più appagante, per chi comunica, che avere la consapevolezza che ciò che vuol far arrivare poi arriva, e genera una reazione negli altri, se non in tutti, quantomeno a qualcuno :)

      Ciao, buona giornata ;)

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  2. reb, amore, purtroppo ho solo pochi minuti, ma come al solito adoro i tuoi articoli. come ti ho ripetuto più di una volta, forse noi siamo le uniche due "cretine" che non sanno essere differenti da quello che sono e che pensano che vi sia una sola modalità di rapporto, quello limpido. ci conosciamo da tempo e so che entrambe ci siamo prese le nostre "cantonate" per questo, abbiam fatto guerre, abbiamo portato avanti la nostra logica, pure quando essa risultava impopolare ma mai abbiamo finto, neppure una volta per semplice gioco. coinvolgere qualcuno che sta oltre a questo schermo, mi recherebbe lo stesso dolore che far soffrire qualcuno che incontro e tocco, esattamente lo stesso. però pare che dipingere "vite" strabilianti e personaggi affascinanti sia uno sport molto praticato da chi sta in rete. forse mi viene da pensare che non abbiano mai lavorato davvero su loro stessi e che in fondo non si piacciano poi molto. sarà, ma io preferisco la mia vita, i miei infiniti difetti il mio carattere insopportabile e polemico, tutti i disastri attraverso cui son passata, non ne lascerei indietro neppure uno. vedo questo luogo solo come una opportunità ulteriore per esprimere la mia personalità, non mi vestirei mai di vestiti non miei.

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  3. Gwen come sempre viaggiamo in una lunghezza d'onda che ci appartiene e della quale in pochi fanno parte. Come dicevi tu molte volte ci è capitato di parlare dei comportamenti che le persone hanno e siamo ormai consapevoli che in troppi fingono e giocano e feriscono... e sicuramente si meglio carattere difficili ma veri che edulcorati ma fasulli e marci...

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  4. Parole sante Reby!!! ... Sfondi una porta aperta. purtroppo le persone che si fingono ciò che non sono non hanno spina dorsale e se ne fregano degli altri, quindi sperare che facciano un esame di coscienza è pura utopia. Certa gente la coscienza la persa tirando l'acqua dello sciacquone. Il mondo è pieno di idioti e di furbi che nello specifico sono la stessa cosa anche se in realtà non è proprio così. Sembra intrigante crearsi una vita virtuale, io lo trovo squallido e alla lunga noioso. Io sono una persona che è sempre andata controcorrente e come Maurizio penso che questi Social siano la rovina delle presenti e future generazioni, ma è un mio pensiero. Ovvio che come in tutte le cose c'è una parte di buono, ma l'uso improprio che ne viene fatto snatura la bontà dell'idea iniziale. E' un mare questo dove nuotano squali pericolosi, che sanno di esserlo e squali pericolosi che non hanno la più pallida idea di quello che stanno facendo. Siamo in pochi ad usare il cervello è un'amara e triste considerazione.

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  5. Sono d'accordo con te Silvia anche se per onestà devo dire che i social mi hanno regalato persone splendide, poche, è vero, ma sono oggi determinanti nella mia vita.
    Persone che oggi sono le mie migliore amiche, ovviamente i rapporti dopo essersi creati su un social hanno tracimato nella vita vera, e da lì è stato un crescendo.
    Per onestà devo però anche dire che ho preso, come diceva Guenda, anche tantissime delusioni e bastonate, ovvie quando si è veri e per carattere non si riesce proprio ad essere diversi da quel che si è =)

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