Gabriel Garcia Marquez
nome con il quale era conosciuto in
tutto il mondo lo scrittore e giornalista colombiano Gabriel José de la
Concordia García Márquez nato a
Aracataca, 6 marzo 1927.
Tempo fa
scrissi su di lui un articolo e anche se
non amo riproporre vecchi scritti in
questo caso perdonatemi questo mio personalissimo strappo alla regola ma sento
la necessità di ricordarlo a modo mio.
A lui devo
molto del mio modo di scrivere e con questo non affaticatevi a trovare
similitudini, io non sono la grande scrittrice che lui era ma ho amato sempre
il suo saper dire senza mezze misure, con la sua esplicita chiarezza,
disincantata, senza mai dover strafare per essere chiaro e tangibile..a lui
bastava "dire".
Probabilmente
anche per questo considerato il maggior esponente del cosiddetto "realismo
magico", sa scrivere in modo chiarissimo, scorrevole e sa richiamare
magistralmente l'attenzione, rendendo ogni particolare vivido e vissuto, ti
trasporta nel luogo, anno e situazione che sta narrando e tu ti trovi a
sentirti parte del racconto.
Questo anche
grazie agli intrecci e ai racconti paralleli caratteristici nella sua
narrativa, ed ad sapiente uso dei flashback.
La sua vita
è spesso riportata nelle sue opere, alcune assolutamente autobiografiche..in
esse si ritrova la giovinezza con i nonni materni, gli anni dello studio in
collegio e i primi anni a Barranquilla come opinionista e reporter a "El
Heraldo" prima e al “El Espectador” poi.
Visitò l’Italia
dove studiò presso al Centro Sperimentale di Cinematografia, si trasferì poi a
Parigi.
Nel 1958
sposa Mercedes Barcha dalla quale ha due meravigliosi figli (nella foto la
famiglia al completo).
Dopo la
vittoria di Fidel Castro, visita Cuba e lavorò per l'agenzia "Prensa
latina", fondata dallo stesso Castro, si trasferì nel 1961 a New York,
come corrispondente della stessa ma le continue minacce della CIA e degli esuli
cubani lo indussero a trasferirsi in Messico.
Dal 1975,
Gabriel García Márquez vive tra il Messico, Cartagena, L'avena e Parigi.
Nel 1982,
venne insignito del Premio Nobel per la letteratura.
Ha scritto
opere tradotte in moltissime lingue, cito solo alcune tra le sue famose opere:
Cent’anni di solitudine, Cronaca di una morte annunciata, Foglie morte, La mala ora, L’amore ai tempi
del colera.. Vivere per raccontarla, che personalmente trovo bellissimo..
Era già
stato consacrato come uno dei migliori scrittori contemporanei, tra le altre
ragioni per il merito di aver riportato in auge la letteratura latino
americana.
Grandi
politici contemporanei in questi due giorni gli hanno dedicato parole sentite,
dal presidente americano a quello russo.. facendo quasi a gare per ricordare
aneddoti di incontri avuti col grande Gabo, come tutti ormai lo chiamavano.
A me piace
ricordare Marquez come l'uomo che da ragazzina mi ha più volte presa per me e
trascinata nelle sue magiche Macondo e che ancora oggi mi fa rivevere
attraverso i suoi occhi cittadine e vite passate e forse utopiche che mai potrò
vivere realmente.
Voglio
lasciarvi con le sue celebri frasi..a centinaia ne potrei scegliere, tutte
pregne di mille significati...
Continuò a
vederlo fin quando terminò di tagliare la cipolla, e continuò a vederlo fin
quando non era più possibile che potesse vederlo, perché allora non era ormai
più un impiccio nella sua vita, ma un punto immaginario nell'orizzonte del
mare.
Da "L'
incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna
snaturata"
.Lei l'aveva
aiutato a sopportare l'agonia con lo stesso amore con cui l'aveva aiutato a
scoprire la felicità.
.Avevano
appena festeggiato le nozze d'oro e non sapevano passare neppure un istante
l'una senza l'altro, o senza pensare l'una all'altro, e più rincrudiva la
vecchiaia meno lo sapevano. Né lui né lei potevano dire se questa servitù
reciproca si fondasse sull'amore o sulla comodità, ma non se l'erano mai
domandato con la mano sul cuore, perché entrambi preferivano da sempre ignorare
la risposta.
Entrambe
tratte da " L'amore ai tempi del colera"
I domani
non è assicurato a nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l'ultimo giorno
che vedi coloro che ami. Perciò non aspettare più, fallo oggi, perché se il
domani non dovesse mai arrivare, sicuramente lamenterai il giorno che non hai
preso tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio, e che sarai stato troppo
occupato per concedere un ultimo desiderio.
13 Spunti
per la Vita
1 - Ti amo
non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te.
2 - Nessuna
persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà
piangere.
3 - Il fatto
che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con
tutta se stessa.
4 - Un vero
amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore.
5 - Il
peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e
sapere che non l'avrai mai.
6 - Non
smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi
potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
7 - Forse
per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.
8 - Non
passare il tempo con qualcuno che non sia disposto a passarlo con te.
9 - Forse
Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona
giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato.
10 - Non
piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduta.
11 - Ci sarà
sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia,
stando attento a chi darai fiducia due volte.
12 - Cambia
in una persona migliore e assicurati di sapere bene chi sei prima di conoscere
qualcun'altro e aspettarti che questa persona sappia chi sei.
13 - Non
sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te le aspetti.
La vita è un
bene preziosissimo, ogni giorno può darci, magari inaspettatamente e nuove
opportunità di felicità, ogni giorno ci saranno nuove emozioni e sensazioni da
vivere è questo il più grande insegnamento che Gabo mi ha lasciato..ed io
voglio oggi ricordarlo così..