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giovedì 18 aprile 2013

NEL MIO MONDO DEI SOGNI 7



TERAPIE PREVENTIVE CON I SOGNI

Per i cinesi, l’energia che di giorno riveste e protegge l’organismo, di notte percorre gli organi, li rigenera e fa una sorta di check up del loro stato di salute. Attraverso il sogno, è possibile avere interpretazioni precoci su situazioni di squilibrio energetico dell’organismo». Non una vera diagnosi, ma se l’analisi dei sogni è associata al dialogo con il medico può dare informazioni utili per impostare terapie preventive. Ecco quali sono i riferimenti simbolici agli organi della medicina tradizionale cinese, in parte condivisi anche dalla cultura occidentale.

martedì 16 aprile 2013



oggi sono in vena di citazioni, e a dire il vero non mi va neanche tanto di raccontare quello che mi gira per la testa.
beh, se devo propio citare... cito. ognuno ne tragga le propie conclusioni.

"Pensavo che l'umiltà non fosse adatta al guerriero.
Mi sbagliavo!
Adesso so che l'umiltà del guerriero non è l'umiltà del mendicante.
Il guerriero non abbassa la testa dinanzi a nessuno, ma nello stesso tempo non permette a nessuno di abbassare la testa dinanzi a lui.
Il mendicante, invece, si butta in ginocchio e si umilia davanti a chiunque giudichi superiore a lui, ma allo stesso tempo pretende che chiunque gli sia inferiore si umili davanti a lui..."

                                                                                                                             C. C. "L'isola del tonal"




"Uno degli strumenti principali adottati dagli antichi Sciamani del Messico nella definizione di questo concetto era l'idea di prendere la morte come compagna e renderla testimone delle nostre azioni. Don Juan disse che, con l'accettazione di tale premessa, viene gettato un ponte sull'abisso che divide il nostro mondo quotidiano da qualcosa che ci sta davanti ma non ha nome; qualcosa che si perde nella nebbia e sembra quasi non esistere...

...Qualcosa di talmente oscuro che non è possibile usarlo come punto di riferimento, e tuttavia è innegabilmente presente. Don Juan sosteneva che l'unico essere capace di attraversare quel ponte era il Guerriero; silenzioso nella sua battaglia, irraggiungibile perché non ha nulla da perdere, efficiente perché ha tutto da guadagnare.»


                                                                                                                               (Carlos Castaneda)

domenica 14 aprile 2013

Il potere dell'ironia

Sono, per carattere, una persona estremamente schietta e mi accade sovente di dire esattamente ciò che penso e se non mi fermassi a riflettere sul modo migliore di affrontare un determinato argomento o una determinata persona farei veri disastri più frequentemente di quanto non mi capiti in realtà.
Le parole, che enorme patrimonio ha questa umanità dolente ed indolente che mai si accontenta di dire senza causar troppo danno.
Ciò che ho imparato è che ci sono mille modi per dire la medesima cosa, ma le parole che scegliamo spesso cambiano e rovesciamo ciò che l'ascoltatore percepisce.
Questa considerazione vale per ogni sfaccettatura del parlato, e, haimè, ammetto, candidamente ammetto, che mai mi son divertita con tanto gusto come quando seriosissimamente affronto un argomentazione che mi sta a cuore o che mi fa palpitare di indignazione proprio con il suscitatore di  tali sentimenti!
Questi astrusi pensieri hanno stasera trovato conferma, tra il mio riso divertito, in una poesia del grande Trilussa, magistralmente enunciata da Andrea Bocelli.

Una grande persona mi ha detto, a tal proposito, una verità indubbia: Il potere e l'intelligenza dell'ironia sono solo per i grandi.


NEL MIO MONDO DEI SOGNI 6


<<I Sogni sono la Voce dell'Anima>>

Miei cari appassionati in materia oggi non ho potuto fare a meno di pubblicare il racconto di questo sogno che trovo alquanto interessante, dopo un appurata analisi eccone la sua spiegazione tecnica e interpretazione completa che sono riuscito a tirare fuori con la collaborazione del sognatore.
Questo sogno arriva da un ospite esterno a stardoll che cercando dei sogni è capitato nei miei articoli e mi ha inviato il suo sogno, lusingato della cosa mi sono messo subito a lavoro, naturalmente ho avuto una conversazione diretta tramite mail su alcune cose personali e insieme abbiamo estratto un interpretazione vicina alla realtà.
Il suo è un sogno nel sogno, non è così frequente, ma quando capita colpisce molto la fantasia ed il ricordo del sognatore che si sente proiettato in una profondità inconscia o in una vita parallela misteriosa i cui livelli stratificati suggeriscono significati reconditi.

Fare un sogno dentro un sogno, ricordarlo nel sogno stesso che si sta facendo e tentare (caso raro) di interpretarlo è straordinario, misterioso ed affascinante. Il mondo dei sogni mette in scena sé stesso in una ironica autocitazione. Non trovate che sia una cosa estremamente interessante da approfondire?Cosa cerca di dirci questo tipo di sogno? ...

mercoledì 10 aprile 2013

Atavica notte


Il sole tra qualche ora sorgerà, questa notte senza luna sta conoscendo faticosamente la sua fine, non che io non ami la notte, tutt'altro, la mia vita è un continuo susseguirsi di notti insonni per scelta.
I giorni cadenzano, lenti, con il loro ritmato gocciolio l'estasi intima delle mie notti, notti nelle quali scorgo anfratti d'anima ancora ignoti e con perizia e pudore mi appresto a entrare in comunione con essi senza nulla chiedere e nulla pretendere.
La notte, nel silenzio, o meglio, nel brusio composito del silenzio che si discerne dinnanzi a me ed in me trova forza per mostrarsi nella sua interezza, nella sua bellezza nitida e oscura, io vivo appieno e respiro l'aria come se fosse la più pura e lieve di questo mondo e dell'altro.
Gli occhi si socchiudono pretendendo da me il tempo per potersi abituare all'oscurità, a ciò che solitamente ci impediamo di vedere accecati da infinite fonti di luce.
Accetto questo tacito accordo, conscia che questi pochi attimi di annientamento ben presto verranno ripagati.
E così è, ora ciò che mi circonda è sotto la mia padronanza non solo visiva ma anche tattile ed olfattiva, ne sento persino il sapore posato sulle mie labbra, nettare dolce quanto le lacrime di un Dio; sono pienamente consapevole di me stessa come in poche altre circostanze mi accade.
L'oscurità che tanto temevo, un tempo, ora mi avvolge, fasciandomi e nutrendomi come un grembo potrebbe fare con una neutra creatura.
Mi perdo e perdendomi ritrovo ogni molecola del mio essere, ogni mio più sconosciuto atomo ed in un attimo si srotola dinnanzi a me la doppia elica del mio DNA, delirante, ma così sentitamente pieno e vivo da farmi rabbrividire.
Le ataviche sensibilità dei miei avi si presentano una ad una, dapprima in una patinata foschia per poi farsi vivide e accese nell'aura che la luna invisibile dietro alle mie iridi è capace di percepire.
Scivolano su di me senza impedimenti, portate dalla coscienza di ciò che ho sempre creduto di sapere senza avere piena consapevolezza, bevo a lunghe sorsate vecchie rabbie ed antiche gioie, infelicità, dolori, amori, disonori, prodezze e gaia sfacciataggine e ricompongo in quell'elaborato tramestio ogni mia particolarità, fieramente.
Il sangue prende a pulsarmi nelle vene, le tempie ora martellano dolcemente come a volermi far
notare la loro perenne presenza.
Il sangue refluisce, poi ripercorre il suo corso, sembra perpetuo, immutevole, ma io ne sento ogni minima variazione.
L'intensità cresce e spalancando la finestra mi nutro di questa notte, ed in essa spalanco gli occhi dinnanzi a questa visione che ricerco e vivo.
Parlo a me stessa, non capita sovente, ma nella quotidianità della vita in chiaroscuro esistono sere in cui io anelo ancor più intensamente l'oscurità di questa setosa madre.

martedì 9 aprile 2013

Passo doppio

Ci sono cose che nella vita vanno digerite... la peperonata per esempio, ma anche le vecchie relazioni... (o quelle in pausa).
BENE!!!
Digeriamo, esorcizziamo, passiamo oltre... come???? 
Scrivere è un metodo valido, e anche cantare.
Quindi ora vi stresso con due miei sfoghi. Posso? Si vero? Al massimo passate al prossimo post...

Prima mossa : Amante di cose a caso è un pezzo che scrissi nel 2010 in seguito ad un'esperienza abbastanza particolare con una persona unica nel suo genere (e meno male oserei dire...) ma ben si adatta a quello che provo in questi giorni.
Seconda mossa: ho realizzato la cover di "Ancora Ancora Ancora"  poco tempo fa, quasi come una dedica disperata. Ora me la riascolto e me la ricanto a squarcia gola.

Se vi va, ENJOY :)

Amante di cose a caso

La luce fredda dell'abisso spezza le clavicole,
smorza il respiro folle nell'insana idolatria.

Il sesso attenua il panico ed innesta la vertigine
che mi si insinua dentro come dolce malattia d'amore...

STRAPPAMI LA RAGIONE
FALLO SENZA PARLARE
STUPRAMI MENTE E CUORE
NEUTRALIZZAMI AMORE !

Amante di cose a caso sarò
per proteggermi da te che mi vuoi bene,
per allontanarti e per tenerti più vicino a me;
amante di cose a caso, io sarò, per te.

Nel mondo che mi culla e che mi esplode nelle viscere,
la tua voce è l'unica più forte della mia.

E le mie perversioni ora si vestono di maschere
per consolarmi ma mi sono perso dentro te amore...

STRAPPAMI LA RAGIONE
FALLO SENZA PARLARE
STUPRAMI MENTE E CUORE
NEUTRALIZZAMI AMORE !
NEUTRALIZZAMI

Amante di cose a caso sarò
per proteggermi da te che mi vuoi bene,
per allontanarti e per tenerti più vicino a me;
amante di cose a caso, io sarò, per te.




mercoledì 3 aprile 2013

Critica

critica:
Analisi razionale applicabile a qualsiasi oggetto di pensiero, concreto o astratto, e volta all'approfondimento della conoscenza e alla formazione di un giudizio autonomo: critica storica; critica costruttiva... 

e molto altro..

questa mattina, appena sveglia, con il solito caffè triplo in una mano, i pensieri arruffati e ancora non sistemati in una sequenza logica, la prima sigaretta della giornata (solo la prima, purtroppo), mi sono incagliata in un concetto.
forse risulterà un po' particolare il percorso che la mia mente ha fatto per giungere ad alcune conclusioni, ma appunto, i miei pensieri erano ancora arruffati e pescavo qua e la in questo guazzabuglio che avevo in testa.
l'idea originale era la mia libertà, la libertà di potermi esprimere sulle cose, di poter manifestare agli altri i miei concetti.
e poi, ho pensato che spesso questa facoltà la si da per scontata, che alla fine siamo sempre in bilico su quello che la nostra testa pensa veramente e quello che sappiamo dire agli  altri.
in fondo questa è una "non evoluzione", un timore di esporsi, di essere giudicati, talvolta di ferire...
pare strano, ma siamo più incapaci di muovere una critica propio verso coloro ai quali siamo più affezionati.
che strana società che è la nostra, che strano modo che ci hanno insegnato per affrontare le cose!
inveire contro gli altri pare all'ordine del giorno,  i battibecchi si sprecano e sembra che per affermare se stessi si debba annientare i nostri opposti.
insomma, propio sulla parola "critica" mi sono andata a perdere e sul significato negativo che troppo spesso gli attribuiamo.
e se la capacità di muovere una critica fosse direttamente proporzionale, invece, al nostro amore?
perchè a questo punto mi viene anche da pensare che siamo così abituati a tener fuori i sentimenti che non sappiamo più realmente provare amore, e volere il bene di qualcuno, e per questo bene di "qualcuno", anche andargli contro, se necessario. 
ecco, "andargli contro" ... ma quanto è radicata nelle nostre teste questa concezione negativa della critica?
in realtà non è andare contro a niente  e a nessuno,  ma solo un proporre una visione diversa, fornire gli strumenti per una riflessione, volere la crescita di quel "qualcuno" più di ogni cosa.
beh, io sono una di quelle che le critiche se le è andate sempre a cercare, che le ha stimolate sempre con una ferma volontà lucida (lucida? mah!), ma di fondo, sono una provocatrice,  questo lo so...
comunque sia, sono propio le critiche che mi son tirata dietro, anche quelle più feroci, anche quelle più ottuse,  alla fine hanno costituito il mio essere. 
oddio,  cocciuta, son cocciuta e ho sempre tirato dritto per la mia strada, strafregandomene di quello che mi veniva detto, anzi, nella migliore delle ipotesi, le andavo a cercare per poi fare l'esatto contrario. ma anche le più ottuse, le più inutili, mi hanno dato modo di riflessione. e lasciamo perdere se il più delle volte mi hanno solo convinta che stavo facendo la cosa giusta, almeno per me, per come concepisco il mondo, ma pensare, ci ho pensato...
non mi pare irrilevante il potere di una critica.
non mi pare irrilevante l'essere capaci a muoverla.
io voglio imparare a farlo e voglio che gli altri lo facciano con me.
la trovo una possibilità di uno scambio vero e non credo sia giusto sprecarla questa possibilità, la trovo un'opportunità di crescita e anche questo è qualche cosa che non dovremo buttare via.
in realtà, a volte, vorrei anche avere la libertà di non avere opinioni. sembra anche una cosa particolare da dire in questo contesto, però faccio anche volentieri  a meno delle opinioni fini a se stesse, del dover dire sempre e comunque qualche cosa,  se priva di contenuti. anche troppi lo fanno!
vorrei essere più saggia e più equilibrata, ma non lo sono.
ma una cosa la so: da chi amo mi aspetto verità e vorrei regalargli verità. da chi amo mi aspetto libertà e libertà vorrei regalargli.