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giovedì 16 maggio 2013

bohhh non lo so

non è mai facile comprendere i limiti, almeno per me.
questi uragani che mi attraversano e mi sottraggono la ragione, e mi rendono fragile e distruttiva.
ho una parte razionale, quasi impercettibile, eppure esiste. procedo mutilando, ignorando,  ammutolendo, falciando. procedo non ascoltando. son tutto e il contrario di tutto. sono silenzio e confusione. sono anarchia e disciplina.
nego il dolore zittendolo conficcando le mani in quella bocca sconosciuta, v'insinuo le  dita, invado quella gola, baratro buio, come se le mie mani fossero radici in espansione folle, in evoluzione allucinata. sono una teatrante che nulla sente, sono roccia incorruttibile, son materia inattaccabile, son ghiaccio splendente e leggera polvere smossa da un respiro.


5 commenti:

  1. Emozione metafisica del volersi fermare senza comprendere come farlo, senza ben capire come procedere ma nell'illusione di avere tutto chiaro nel buio del vuoto, del nulla..
    Conosco bene la sensazione ma ho sempre creduto che possa essere sentita solo da chi si da emozionalmente al mondo, alle persone e alle cose, indistintamente.

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  2. Gwen, sicura che non ci sia anche una parte di te in cerca di botte? :)

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    1. cla, ma hai qualche problema?

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    2. tu ricordi Eris e il giardino delle esperidi... poi non ti lamentare dei risultati ;)

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