Translate

mercoledì 3 aprile 2013

Critica

critica:
Analisi razionale applicabile a qualsiasi oggetto di pensiero, concreto o astratto, e volta all'approfondimento della conoscenza e alla formazione di un giudizio autonomo: critica storica; critica costruttiva... 

e molto altro..

questa mattina, appena sveglia, con il solito caffè triplo in una mano, i pensieri arruffati e ancora non sistemati in una sequenza logica, la prima sigaretta della giornata (solo la prima, purtroppo), mi sono incagliata in un concetto.
forse risulterà un po' particolare il percorso che la mia mente ha fatto per giungere ad alcune conclusioni, ma appunto, i miei pensieri erano ancora arruffati e pescavo qua e la in questo guazzabuglio che avevo in testa.
l'idea originale era la mia libertà, la libertà di potermi esprimere sulle cose, di poter manifestare agli altri i miei concetti.
e poi, ho pensato che spesso questa facoltà la si da per scontata, che alla fine siamo sempre in bilico su quello che la nostra testa pensa veramente e quello che sappiamo dire agli  altri.
in fondo questa è una "non evoluzione", un timore di esporsi, di essere giudicati, talvolta di ferire...
pare strano, ma siamo più incapaci di muovere una critica propio verso coloro ai quali siamo più affezionati.
che strana società che è la nostra, che strano modo che ci hanno insegnato per affrontare le cose!
inveire contro gli altri pare all'ordine del giorno,  i battibecchi si sprecano e sembra che per affermare se stessi si debba annientare i nostri opposti.
insomma, propio sulla parola "critica" mi sono andata a perdere e sul significato negativo che troppo spesso gli attribuiamo.
e se la capacità di muovere una critica fosse direttamente proporzionale, invece, al nostro amore?
perchè a questo punto mi viene anche da pensare che siamo così abituati a tener fuori i sentimenti che non sappiamo più realmente provare amore, e volere il bene di qualcuno, e per questo bene di "qualcuno", anche andargli contro, se necessario. 
ecco, "andargli contro" ... ma quanto è radicata nelle nostre teste questa concezione negativa della critica?
in realtà non è andare contro a niente  e a nessuno,  ma solo un proporre una visione diversa, fornire gli strumenti per una riflessione, volere la crescita di quel "qualcuno" più di ogni cosa.
beh, io sono una di quelle che le critiche se le è andate sempre a cercare, che le ha stimolate sempre con una ferma volontà lucida (lucida? mah!), ma di fondo, sono una provocatrice,  questo lo so...
comunque sia, sono propio le critiche che mi son tirata dietro, anche quelle più feroci, anche quelle più ottuse,  alla fine hanno costituito il mio essere. 
oddio,  cocciuta, son cocciuta e ho sempre tirato dritto per la mia strada, strafregandomene di quello che mi veniva detto, anzi, nella migliore delle ipotesi, le andavo a cercare per poi fare l'esatto contrario. ma anche le più ottuse, le più inutili, mi hanno dato modo di riflessione. e lasciamo perdere se il più delle volte mi hanno solo convinta che stavo facendo la cosa giusta, almeno per me, per come concepisco il mondo, ma pensare, ci ho pensato...
non mi pare irrilevante il potere di una critica.
non mi pare irrilevante l'essere capaci a muoverla.
io voglio imparare a farlo e voglio che gli altri lo facciano con me.
la trovo una possibilità di uno scambio vero e non credo sia giusto sprecarla questa possibilità, la trovo un'opportunità di crescita e anche questo è qualche cosa che non dovremo buttare via.
in realtà, a volte, vorrei anche avere la libertà di non avere opinioni. sembra anche una cosa particolare da dire in questo contesto, però faccio anche volentieri  a meno delle opinioni fini a se stesse, del dover dire sempre e comunque qualche cosa,  se priva di contenuti. anche troppi lo fanno!
vorrei essere più saggia e più equilibrata, ma non lo sono.
ma una cosa la so: da chi amo mi aspetto verità e vorrei regalargli verità. da chi amo mi aspetto libertà e libertà vorrei regalargli.

12 commenti:

  1. Io preferirei mi venisse regalata una valigetta piena di soldi :)

    RispondiElimina
  2. Beh Clau mica sarebbe male :P
    ma torniamo alle cose serie..il discorso di Guenda è assolutamente per me fonte di riflessione.
    Siamo incapaci di muovere una critica a chi amiamo, salvo sporadici casi, così come lo siamo verso persone che in un modo o nell'altro reputiamo vicine a noi.
    Al contempo credo che l'incapacità di muovere una critica, intelligente, o almeno così chi la fa ha l'intenzione di reputarla, sia direttamente proporzionale alla nostra incapacità di accettare le critiche.
    Perchè siamo così tanto chiusi e fermamente convinti dell'esattezza delle nostre idee e del nostro pensiero da non accettare critica alcuna?
    ora, se la critica è mossa in maniera cattiva, priva di costruttività o senza un minimo di cognizione di causa posso capire la non accettazione di essa, ma quando a muovere la critica è una persona che reputiamo intelligente, perchè comunque non la stiamo ad ascoltare?
    Siamo spesso dotati di un egocentrismo cronico, che difficilmente ammettiamo di avere, vediamo poco oltre la punta dei nostri nasi quando siamo certi di fare la cosa giusta.
    Io sono simile a te Gwen, ma preferisco una critica detta fuori dai denti che un non dire e in un certo modo, mentire, perchè evitare è in parte non dire ciò che si sente, è in una certa misura non reputare gli altri abbastanza capaci di fare e ricevere critiche.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il punto è che non sempre vengono accettate le "critiche", le persone si offendono di fronte a troppa schiettezza!
      Parlo per esperienza perché il 90% delle cose che penso le dico ma non sempre dall'altra parte la reazione è positiva ecco perchè cerco di trattenermi; non per essere ipocrita ma semplicemente per non ferire o offendere.. ecc ecc le persone.
      Insomma ci sono persone alle quali puoi dire tranquillamente ciò che pensiamo, con altre evi assolutamente dosare le parole, altre ancora devi trovare il modo giusto per dirlo e con altre invece è meglio se te li tieni per te certi pensieri =)

      Elimina
  3. oddio ho scritto un romanzoooo XD

    RispondiElimina
  4. la verità è che nessuno vuole sentire critiche, esattamente come non vuole sentire la verità ... viviamo in un mondo pieno d'ipocrisia ... la critica secondo me è dialogo, ma molto spesso non ci piace ascoltare che noi stessi.

    RispondiElimina
  5. parere personale - critica... io di solito li distinguo nettamente... il parere personale, dettato dai gusti, può essere buono o cattivo, ma deriva appunto da preferenze individuali, può essere discusso e far riflettere ma non dovrebbe essere confuso con la critica che io ritengo un'analisi "colta" data da qualcuno che "conosce"... molto spesso le due cose si confondono e la critica prende solo significato denigratorio... il mondo è colmo di persone che salgono sul podio della critica e nessuno resta in basso a scambiarsi pareri personali

    RispondiElimina
  6. Perdonami Fra, sono d'accordo ma fino ad un certo punto, è vero il parere personale e la critica sono due cose diverse ma se la critica deve essere un 'analisi "colta" spetterebbe solo ad esperti farla.
    Nell'accezione comune del termine, muovere una critica è considerato trovarsi in disaccordo su un determinato argomento, su un atteggiamento o su un qualsilvoglia aspetto pratico e comportamentale del soggetto che si critica.
    Putroppo i luoghi comuni, il senso del buono e dello sbagliato,l'invidia, la gelosia, il pudore insito in noi da educazione e carattere spesso può far travedere, quindi ciò che si pensa di "conoscere" a volte ci ottenebra la vista e qui sono d'accordo con te, in troppi si ergono a giudici e sputano critiche velenose sul prossimo.
    Comunque credo che Gwen abbia fatto centro..hai sepre voluto da RS uno scambio costruttivo e dire la propria sempre e comunque è per me il miglior scambio costruttivo che possa esserci.

    RispondiElimina
  7. beh, se la "critica" è solo area di pertinenza degli "intellettuali", credo che venga sminuita la capacità di analisi insita in qualsiasi essere umano. come se uno non dovesse avere un'opinione o la capacità di comprendere e di strutturare un pensiero in modo autonomo rispetto ad un sapere elargito dall'alto. questo, sinceramente mi fa un po' paura...

    RispondiElimina
  8. Mi ritengo una persona che non sa tenere la lingua tra i denti, e forse sbagliando, inevitabilmente scuoto l'altra persona a cui mi rivolgo per avere un cenno, un segnale, un SOS sbracciandosi, un segnale di fumo.. qualsiasi cosa per avere un'altra opinione. Che poi io rimanga spesso della mia idea è inevitabile, mica ho scelto io sotto che mese nascere, ma adoro il confronto e ancor di più lo scontro.
    Ahimè la maggior parte delle persone preferisce tacere, estraniarsi o sottomettersi alla opinione dell'altro non esponendo la propria..
    La libertà di non avere opinioni? blasfema :P

    cla anch'io voglio una valigetta!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sulla libertà di non avere opinioni, invece vorrei soffermarmi un attimo: non so se in effetti sia possibile non averne, solo che ritengo che a volte, per cose trascurabili, si possa anche omettere di esprimere sempre e comunque il propio pensiero, voler star li a giudicare tutto ad analizzare tutto. si rischia di diventare saccenti e si rischia di non dare respiro e libertà a quello che è diverso da noi.

      Elimina
  9. intanto sono molto felice di vederti qui. grazie.
    e che dire, concordo pienamente, sta a vedere che io e te siamo dello stesso segno!
    per la valigetta, mi dispiace, tu e clau vi dovrete accontentare del bigliettino di auguri mica ho trovato l'albero della cuccagna, io! ^_^

    RispondiElimina