Translate

lunedì 29 aprile 2013

contemporaneità del merletto



Pizzi e merletti nel nostro immaginario si collocano immediatamente in un'epoca passata, richiamano un gusto un po' retrò e di certo un lavoro artigianale che ormai si è quasi perduto, fatto di paziente lavoro e manualità. 
Un filo che si intreccia, si annoda a formare magicamente trame complicatissime, sontuose e ricche. 
Ma che succede quando l'arte, il design, le stesse forme architettoniche si impadroniscono e fanno propie tali intricate linee? 
Diventa un mondo di coesione tra passato e futuro, coesistenza tra tradizione e sperimentazione pensata attraverso il gioco e lo studio di materiali diversi impiegati e piegati a richiamare alla memoria tali fastosi orditi. 

Emblematica è stata la mostra del 2010 "Lace in translation" al Design Center dell'Università di Philadelphia. Qui Tord Boontje, studio Demakersvan e Cal Lane hanno dato vita ad installazioni e opere di design coniugando avanguardia tecnologica e memoria estetica. 
Nell'immaginario di Tord Boontje, il suo lavoro è volto più ad un'operazione di sottrazione piuttosto che di costruzione, il filtrare della luce attraverso le trame della natura. 


lampade rafia- Divano in fibra polietileniche -Tord Boontje-Foto Beth VanWhy



lo studio olandese Demakersvan, realizza per lo stesso centro, la recinzione dell'edificio, una trama in metallo galvanizzato che tenta di combinare produzione industriale e valore estetico. 

Demakersvan-filo metallico Ricoperto di PVC galvanizzato-Foto Kerry Polite

Diverso approccio quello della canadese Cal Lane, che servendosi di produzioni industriali, intaglia a fiamma ossidrica sontuosi ricami ad ottenere una contrapposizione di forza e fragilità al contempo, contrapposizione tra maschile e femminile, decorazione e funzionalità. 

Cal Lane-Barile di Petrolio, ossi-acetilene Tagliato e acciaio saldato-Foto Kerry Polite

Dalla collaborazione tra studenti e artisti, nasce, invece, una sorta di sipario filtro tra interno ed esterno del Center stesso, realizzato in rafia, e che diventa, simbolicamente, metafora del mostrare e celare, di spazio e di appropriazione di esso. 

Sipario in pizzo di rafia, -Realizzato Dagli Studenti e professori Dai della Philadelphia University, il Design Center, e lo Studio Tord Boontje. Foto Kerry Polite

Un esempio di compenetrazione tra il dentro e il fuori, tra l'esistere e il non esistere, tra architettura e ambiente circostante, lo si ritrova in casa “Cavalli” collocata sui colli fiorentini. Qui l'elemento decorativo si fonde a quello strutturale, una  gabbia costituita da pannelli in acciaio traforati al laser che oltre ad affermare la stretta relazione dell'edificio al luogo al quale appartiene, diviene anche richiamo indiscutibile al mondo della moda e dei suoi preziosi tessuti.

Casa Cavalli-design.repubblica.it
Casa Cavalli-design.repubblica.it

Ancora un esempio di collaborazione tra moda, design e tecnologia è lo show-room di Manolo Blahnik a Mosca, ideato dallo studio londinese Data Nature Associates. Il concetto di fondo è partire dai tradizionali motivi decorativi russi rivisitati in concezione contemporanea. Qui si crea il contrasto tra le preziose collezioni Blahnik e la tecno-superficie dei pannelli in DuPont-Corian traforati al laser, che ricordano la delicateza dei bianchi pizzi russi. 

Negozio di Manolo Blahnik (Mosca, Russia)-pannelli in DuPont-Corian-luxstyle.it
Negozio di Manolo Blahnik (Mosca, Russia)-pannelli in DuPont-Corian-luxstyle.it

L'evoluzione e la precisione della lavorazione dei materiali con il laser offre l'opportunità di modellare e incidere i materiali eliminando la necessità di progettare una struttura che funga da telaio strutturale. Ne abbiamo dei chiari esempi anche nel design applicato ad oggetti di uso comune, come mostrano i progetti dell'architetto Angelo Tomaiuolo che attraverso il suo nastro in lamierino di alluminio, ottiene resistenza, elasticità, sinuosità ed eleganza, come mostrano i suoi complementi d'arredo o la sua installazione acquatica presso il Yeol Park a Seoul. 

sedia e tavolo-“Wave” Yeol Park a Seoul-lamierino in alluminio-Angelo Tomaiuolo-nidesign.it


Ma non solo il pizzo concepito e rielaborato attraverso materiali High Tech, è sinonimo di contemporaneità, come mostra l'artista Susanna Bauer, con spiccata attenzione alle cose semplici della natura, come sassi tondeggianti, foglie e legni erosi dall'acqua, recupera il senso di appartenenza ad una natura serena che ci ospita e con la quale abbiamo da sempre interagito, assegnandogli un posto speciale e rendendola unica attraverso interventi che non la rendono diversa da se ma la esaltano nella sua essenza pura. 

Foglie, rami e pietre, con motivi in pizzo creati col filo-Susanna Bauer-design.fanpage.it




2 commenti:

  1. Sapevo che, malgrado non fosse nelle tue corde, avresti "scoperto" il lato più suggestivo del tema... le grate di Casa Cavalli sono favolose così come le sculture della canadese Cal Lane.
    Non smettere di far conoscere questi aspetti di lavorazioni che si considerano banali :)

    RispondiElimina
  2. Mi piace molto questo uso della "trama" per ornare, coprire, celare, rendeve ancor più evidente, contrapporre..
    Arcana mistura di vedo e non vedo, o come i vari artisti esaltano nel loro intento, di forza e fragilità, femminilità e mascolinità, luce ed ombra.
    Bellissimo articolo Gwen, dalle sfumature intense,di banale non v'è nulla, ed ha ragione Francesca non smettere di sottolineare e far conoscere questi aspetti di lavorazioni si, ma con tanta arte e passione al loro interno.

    RispondiElimina